Generale e uomo politico francese. Fu candidato alla
presidenza della Repubblica contro Luigi Napoleone, quale rappresentante dei
repubblicani moderati.
C. fu battuto dal suo antagonista per una
differenza di 4.000.000 di voti. Lo storico Mignet, riferendosi alle giornate
del giugno 1848, in cui
C., allora ministro della Guerra, aveva domato
l'insurrezione, scriveva essere la Francia un singolare Paese democratico "per
aver dato un potere dittatoriale a un generale di fresca data
C. che non
aveva mai né combattuto né vinto, ma soltanto perché egli
aveva avuto il padre nella Convenzione e un fratello repubblicano" (Parigi 1802
- Ourne 1857).